5 Ottobre / Rosarno . ( Tappa Rossi )
La crisi peggiora e con essa aumentano gli immigrati che perdono il posto in altre regioni e ripiegano in agricoltura nella speranza di un impiego anche saltuario.
Rosarno ancora crocevia di storie individuali che intrecciano in questa periferia d’Europa le vicende dei popoli d’Africa e non solo.
Rosarno che ancora sente aperte le ferite lasciate dalla rivolta del 2010, il peso dell’onta per i linciaggi e la caccia all’uomo…
Rosarno presente nella storia dell’Italia del terzo millennio per esser stato teatro della prima deportazione etnica dell’epoca contemporanea.
Rosarno che fa venire in mente a tutti cose brutte: la ‘ndrangheta, la violenza dell’oppressione mafiosa che s’accompagna ai tassi più bassi di sviluppo economico e civile. Una comunità che da decenni soffre sempre di più col crescente degrado ambientale e sociale del territorio, dove la vergogna dello sfruttamento nelle campagne e dei ghetti neri somma dolore a dolore senza apparente possibilità di soluzione. Eccola qua, a Rosarno, la modernità, il progresso… il capitalismo nelle campagne.