Kambibi

Palermo. 3 Ottobre 2013.

Proprio nel centro di Palermo, nella grande piazza che si apre davanti al Teatro Politeama, incontriamo Valeria e Pierfrancesco, che sono qui per parlarci di Kambibi. Palermo non è una città come le altre, e la strada che va percorsa per raggiungerla non è da meno. La Settentrionale Sicula si snoda tra montagne clamorose e svela d’improvviso la piana su cui brulica la città, allo stesso modo le vie della periferia e del centro ribollono di un’umanità esplosa e ricomposta in un caos perfetto dove gli odori del fritto si mischiano a quelli delle pasticcerie, al mare, al diesel. Pensiamo a tutti i porti del mediterraneo che abbiamo visitato; Palermo ha la capacità di sommarli tutti e al tempo stesso di restare unica, davvero non confondibile con altri luoghi. Tutti contenti per il fatto di trovarci là, ci mettiamo su una bella panchina a fare un po’ di lavoro. Il nostro “ufficio” si monta in poco tempo. Dopo poco arriva Kambibi!

Il significato della parola è “piccola saggia”, viene dalla Tanzania e si riferisce a quelle bambine che pur essendo piccole si comportano con la saggezza di un adulto. Kambibi è una cooperativa nata qualche anno fa che si occupa di comunicazione dedicata al mondo del sostenibile. Nasce da professionisti che decidono, ad un certo punto, di fare un lavoro in cui credere, mettendosi in proprio e scommettendo sulla rivoluzione che sta arrivando e che “necessariamente soppianterà l’attuale sistema economico che non sta più in piedi”. Piccoli e saggi.

Valeria ci racconta di Fa la cosa giusta Sicilia, la fiera sugli stili di vita sostenibili a cui Kambibi sta lavorando per il secondo anno consecutivo e che si terrà qui, a Palermo, il prossimo Novembre. Sul tavolo dove facciamo la nostra chiacchierata ci sono le mappe della zona dove si svolgerà la fiera, le brochure e tutto il materiale divulgativo in fase di preparazione. Come altre prassi, il modello nasce al Nord anni fa e inizia a funzionare anche qui, secondo modalità e stili tipici dell’intelligenza dei popoli del Sud, su cui oggi si inizia, a ragione, a scommettere.

Lei è grafica, altre intelligenze di Kambibi hanno altre competenze e insieme hanno costruito una squadra orizzontale e modulare che unisce e integra saperi e prospettive diverse, secondo un modello che abbiamo già visto in altri luoghi e che noi per primi ci siamo trovati a praticare altre volte. In fin dei conti, concordiamo sulla Vespa mentre ci allontaniamo dalla città sul lungomare di Mondello, ci assomigliamo un bel po’. Chi non vorrebbe, in fondo, restare un po’ piccolo, diventare un po’ saggio e fare la cosa giusta?

  • tracciato siciliano
  • Sicilia
  • 33° giorno di viaggio

Kambibi

Proprio nel centro di Palermo, nella grande piazza che...

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